Diario dei Lavori Camera Oscura N° 1: Pianificazione e Organizzazione dello Spazio

Nel momento in cui sto scrivendo, gli operai hanno appena terminato i due fori di areazione della mia nuova camera oscura.

Costruire la propria camera oscura permanente è un po’ come giocare a Shangai… ogni cosa deve essere in equilibrio e al posto giusto (per noi), perché comunque la vogliamo mettere, una camera oscura è come un lavoro di sartoria, ci deve stare cucita addosso in ogni minimo dettaglio.

Consapevole di queste differenze, ma sopratutto della quantità di scelte e di soluzioni che ogni progetto comporta, ho pensato di condividere, come fosse un vero e proprio diario, questo percorso che inizia da una stanza vuota e terminerà in una piccola, ma speriamo, ben organizzata, camera oscura.

Condividerò quindi considerazioni, analisi, progetti corredati da fotografie e video di tutte le fasi di costruzione, che vedremo fin da subito.

Buon viaggio

Francesco Mussida

Indice dei contenuti

    Lo spazio vuoto: Caratteristiche e misure

    Lo spazio che ho a disposizione non è grandissimo, ma dovrebbe bastare per organizzarlo in maniera funzionale e definitiva, cercando di sfruttare magari le due finestre per illuminare un tavolo dedicato alla spuntinatura o semplicemente per avere della luce quando non si stampa.

    Ma come? Direbbe qualcuno “hai non una, ma ben due finestre, e vanno assolutamente oscurate!”, Sì, ma troveremo il modo di usare questa luce quando ci serve e di oscurarle perfettamente solo quando dovremo stampare. Il come lo scopriremo strada facendo.

    Anche se per alcuni la camera oscura non è altro che una specie di laboratorio asettico e in stile bunker antiatomico, per come la vedo io, farò di tutto per rendere questo spazio il più arioso, organizzato e vivibile possibile.

    Ma adesso basta preamboli e analizziamo ulteriormente questo locale.

    Un fattore determinante per la scelta della posizione dell’ingranditore sono inoltre le altezze, essendo questa una stanza posta in un sottotetto ad angolo, per cui, con un soffitto più basso verso l’angolo dei due lati delle finestre e più alto verso la porta d’ingresso.

    Per riassumere, i fattori da tenere quindi per forza in considerazione per stabilire come organizzare lo spazio sono le altezze e la posizione delle finestre.

    Come abbiamo visto in questo articolo sui 5 modelli di camera oscura, con una camera oscura quadrata l’ideale è usare un modello circolare.

    Partendo da questo fattore ho provato a immaginare diverse soluzioni di posizionamento per le due aree più importanti:


    • Gli ingranditori (zona asciutta)

    • La vasca (zona umida)

    Ecco cosa ne è venuto fuori:

    L’Organizzazione degli spazi


    Questa è una fase cruciale e bellissima durante la progettazione della propria camera oscura ed è idealmente formata da due momenti, il primo riguarda un’analisi approfondita dello spazio in modo da poter prendere le decisioni corrette sul dove mettere che cosa (ingranditori, vasca), la seconda è più creativa e sarà incentrata sull’ottimizzazione del proprio flusso di lavoro, sull’aggiunta di maggiori dettagli e sulle scelte estetiche.

    Le foto che vedrete in questo capitolo sono state fatte dopo l’istallazione dell’impianto idraulico (vedi capitolo sulle fasi di lavoro sotto), ma il loro scopo ora è di mostrarvi i quattro lati della stanza, ignorate quindi i tubi e le scritte sui muri, ci torneremo in seguito.



    Posizione degli ingranditori

    Parete dove saranno posizionati gli ingranditori

    Ho scelto di metterli entrando sulla sinistra per due ragioni:

    1. Altezza del soffitto adeguata, posso mettere due ingranditori, uno più grande nella zona di sinistra che è più alta, ed uno più piccolo verso la parete più bassa.

    2. Ero vincolato dalla posizione della vasca, che doveva essere grande e, nonostante la finestra in quella posizione sia “particolare” (nel lato opposto degli ingranditori) quella era la sua parete.

    La vasca (zona umida)

    Parete lato bagnato, qui verrà costruita la vasca

    Ho scelto di mettere la vasca in questa posizione per tre ragioni:

    1. La prima ragione è la lunghezza, potendo sfruttare gli interi 3 metri e 30 di larghezza.

    2. Volevo avere una parete libera per poter usare l’ingranditore (muovendolo) e per poter proiettare eventualmente su una parete alta, quindi dovevo tenere libera quella dell’ingresso (che escludeva anche quella opposta della finestra).

    3. La parete a sinistra (quella dove ho messo gli ingranditori) era inizialmente una possibile candidata, ma è subito stata scartata per la scomodità di movimento e per le sue misure troppo contenute, oltre che per l’ovvia impossibilità di mettere gli ingranditori dal lato opposto, che è tutto basso.

    Parete libera tra la zona asciutta (in foto a sinistra) e quella umida (in foto a destra)

    Parete in parte libera da usare come possibile proiezione per stampe di grande formato

    Adesso che abbiamo visto come sono organizzati gli spazi proviamo a mettere giù un disegno su un foglio quadrettato (un quadratino=10 cm), eccolo:

    Eccoci dunque con una idea chiara di dove andranno posizionate le due zone e le relative attrezzature.

    Anche se può sembrare eccessivo, in questa fase è importante provare a immaginare ogni cosa che ci viene in mente in termini di lavorazioni future. Non abbiamo mai avuto un posto dove stendere i negativi? Proviamo a immaginare dove metterlo. Dove metteremo le stampe ad asciugare? ecc…

    QUESTA È LA FASE DELLE DOMANDE E DELLE POSSIBILI SOLUZIONI.

    Nessuno lo farà per noi, per cui, il bello di questa fase di lavoro è proprio quello di ripercorrere tutti i gesti che faremmo, dal più banale (dove appendo il grembiule) al più importante (dove tengo la carta da stampa?).

    Nei prossimi capitoli vedremo ogni cosa nel dettaglio, ora passiamo al punto successivo:

    Le fasi di costruzione di una camera oscura

    Costruire (o ristrutturare) uno spazio adibito a camera oscura, se fatto da zero, non è molto diverso da ristrutturare o costruire una casa, spesso infatti le due cose coincidano (come nel mio caso) aggiungendo magari proprio nella nuova casa uno spazio apposito prima d’iniziare i lavori di ristrutturazione.

    Ma non spaventiamoci, perché se è vero che molte cose è meglio farle fare a chi lo fa di mestiere, è altrettanto vero che tutto (o quasi) può essere fatto anche da noi stessi, se ne abbiamo le competenze, il tempo e l’attitudine.

    Nel caso in cui saranno figure tecniche a darci una mano, è importante sapere cosa accadrà una volta partiti i lavori e prepararsi per tempo in modo da dare risposte certe a chi ci chiederà, per esempio, dove posizionare tubi, canaline e prese elettriche, tanto per fare un esempio, se non vogliamo spendere male i nostri soldi e ritrovarci poi una stanza piena di grovigli elettrici, rattoppi idraulici e un surplus di anfratti su cui far depositare polvere che non raccoglieremo mai.

    Lo so, questa è un’immagine che ci riporta a esperienze di camere oscure che conosciamo tutti bene (me compreso) ma adesso stiamo cercando di fare le cose per bene, per cui vediamo subito l’ordine in cui verranno realizzate tutte le fasi dei lavori, e dove ci troviamo noi adesso (in grassetto):

    1. Organizzazione degli spazi

    2. Idraulico (fase 1)

    3. Impianto elettrico (fase 1)

    4. Impianto elettrico setup definitivo (fase 2)

    5. Costruzione dei mobili porta ingranditore e porta vasca

    6. Setup impianto idraulico e vasca

    7. Impianto estrazione dell’areazione

    8. Oscuramento finestre e porta

    9. Test di lavoro e analisi finali

    Nel ringraziarvi per essere arrivati fino a qui, ci vediamo nel prossimo articolo dedicato alle Opere Murarie e alla Prima parte Idraulica!

    Indietro
    Indietro

    Camera Oscura da Zero - Diario dei lavori, 2 - Impianto Idraulico

    Avanti
    Avanti

    10 Libri di Fotografia Analogica: Una Guida Essenziale