Diario dei Lavori Camera Oscura N° 3: Creazione dell'Impianto Elettrico Anti Blackout - Fase 1

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    Per la costruzione dell’impianto elettrico sono partito immaginando dove avrei messo la vasca e gli ingranditori, ma anche la maggior parte delle attrezzature che avevano bisogno di una presa di corrente: timer, prese d’areazione ecc…

    Nota: Se sei capitato in questo articolo ma vorresti leggerli tutti in ordine cronologico, li trovi tutti qua.

    L’impianto elettrico di una camera oscura non è come un impianto elettrico generico, dobbiamo prestare attenzione a dove posizioniamo le prese elettriche e le luci in quanto siamo in un ambiente dove circolano sostanze chimiche e acqua.

    E’ importante confrontarsi con un elettricista per conoscere le normative d’installazione e di sicurezza prima di cimentarsi in un impianto elettrico fai-da-te, oppure avvalersi di un professionista che ci guidi dall’inizio alla fine dei lavori, come ho fatto io.

    Nonostante ho già avuto esperienze con piccoli lavori elettrici, in questo progetto, complice il fatto che stavamo già predisponendo una ristrutturazione generale della casa, mi sono affidato a un elettricista qualificato, ed è stata una mossa vincente, perché molti dei consigli che mi ha dato difficilmente li avrei scoperti (e realizzati) da solo.

    Creazione di uno schema elettrico di base

    Lo scopo di questo schema è comprensibile, aiutarci a non improvvisare e a razionalizzare dove mettere le prese, dove gli interruttori, e che cosa comandano.

    Io l’ho fatto con Illustrator, ma si può creare con un qualsiasi strumento di editing o anche con carta e matita, perché le revisioni, sopratutto all’inizio, saranno all’ordine del giorno.

    Ecco lo schema dell’impianto elettrico di base della mia camera oscura:

    Schema Elettrico Camera Oscura

    In questo schema non sono inserite tutte le linee, ma solo quelle che servono a chi farà l’impianto per capire come importare i cablaggi e le scatole di derivazione.

    Quello ce ci serve sapere è il numero di prese, il tipo di prese o di interruttori, cosa comandano.

    Capiamoci qualcosa di più:

    Le linee blu corrispondono ai collegamenti tra le prese, gli interruttori e i punti luce.

    Non ci sono tutti i collegamenti elettrici, ma uno schema di “cosa comanda cosa” e dove saranno messe le prese e gli interruttori, compresa la tipologia e il numero.

    In questa camera oscura, entrando a sinistra (per noi la parete in alto dove andranno gli ingranditori) vediamo un simbolo arancione quadrato con delle linee, se andiamo a vedere la legenda qua sotto, scopriremo che questo è il simbolo degli interruttori.

    Le linee blu che partono dall’interruttore stanno a indicare che quest’ultimo accenderà e spegnerà le due luci al centro della stanza.

    Le stesse due luci sono collegate a un altro interruttore, che funge anch’esso da comando di accensione e spegnimento delle stesse.

    E’ probabile che all’inizio si commettano degli errori, ed è per questo che un confronto insieme all’elettricista ci aiuterà a ottimizzare e a razionalizzare questo schema nella realtà, facendolo diventare davvero concreto.

    Come sempre, sarà solo quando avremo finito che scopriremo se questo lavoro sarà stato utile, ma posso dire fin da ora che se non l’avessi fatto avrei sicuramente dimenticato per strada moltissime cose essenziali.


    E’ un lavoro che richiede un poco di pazienza, ma credo sia utile per avere tutto sotto mano e poterci ritornare ogni volta che ci viene in mente qualcosa, e fidatevi, a me ci sono volute settimane prima di arrivare al documento definitivo.

    Nota a margine: Ora sicuramente questo è solo uno dei tanti modi per fare gli schemi elettrici, la fuori ce ne sono altri, ma questo l’ho trovato di facile comprensione, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti o sul canale Instagram. Questi post sono un momento di condivisione, per cui sarò felice di sapere cosa ne pensate, soprattutto del punto qua sotto!

    Un mini quadro elettrico indipendente contro i cali di corrente

    Da quando ci siamo trasferiti in questa nuova casa, abbiamo avuto diversi episodi di blackout elettrici nella zona, cose che capitano, ma al secondo/terzo episodio, ho iniziato a sperare che non succedesse durante una sessione di stampa in camera oscura… Magari dopo ore di prove durante una l’esecuzione della stampa finale con conseguente azzeramento del timer, ingranditore spento, e foglio buttato, insomma, una bella scocciatura.

    Avevo già un accumulatore di corrente ma questo era agganciato di norma solo all’ingranditore, al timer e a una fonte luminosa, gestendo quest’ultimo tre prese di corrente in simultanea.

    Se non siete pratichi di accumulatori, ecco un riassunto di come funzionano (almeno così ho sempre pensato io): questi prendono la corrente dalla rete, la immagazzinano in una loro batteria, e infine la redistribuiscono sulle porte di alimentazione a disposizione. Il tutto a ciclo continuo - Corrente - Batteria dell’accumulatore - Prese dell’accumulatore.

    Se cade la corrente, le porte collegate all’accumulatore continuano a ricevere corrente dalla batteria interna.

    Bene. E quindi cosa ti serve un quadro elettrico? Mi chiederete.

    Il quadro elettrico è come se fosse una grande presa dell’accumulatore. In pratica, invece di avere solo tre prese protette, tutto quello che è collegato all’impianto elettrico della camera oscura lo sarà a sua volta.

    Questa protezione dovrebbe durare per un periodo di oltre 20 minuti (durante i quali un cicalino mi avverte che fuori, nel mondo, è andata via la luce… Insomma, che sono in modalità emergenza, per cui se devo prendere appunti su alcuni aspetti o chiudere una stampa è meglio farlo subito).

    Ma reggerà il carico di una camera oscura. La risposta sulla carta è sì, almeno nel mio caso.

    Questo modello di UPS supporta fino a 600w, facciamo quindi un calcolo veloce dei carichi:

    • Timer + ingranditore = 75 w

    • Gra Lab timer = 40 w

    • 2 Luce inattinica a led = 30 w (15 w per 2)

    • Ventola areazione 1 = 30 w

    • Luce bianca 1 e 2 = 30 w (15w per 2)

    • Cassa audio Bluetooth ricaricabile = 20 w

    • Totale = 225 w

    Questa è una somma che però non ci aiuta molto, in quanto, nella pratica:

    • Non terremo mai accese sia le luci inattiniche che quelle bianche

    • L’ingranditore si accenderà complessivamente per circa 20 minuti ogni ora (mi riprometterò di provare a calcolarlo), e non in maniera continuativa

    Togliendo quindi le luci bianche e lasciando tutto acceso durante una stampa quello che dovremmo consumare è massimo 195 watt/h.

    Dovremmo quindi non avere problemi a usare questo gruppo di continuità.

    Nel capitolo finale di questo Diario, quindi quando la camera oscura sarà completata, farò un post di riassunto in cui confronterò il lavoro di previsione con la realtà.


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    Predisposizione corrugati e tracce impianto elettrico

    Siamo quindi arrivati all’ultima parte di questo articolo, dove vedremo in pratica la realizzazione della predisposizione agli allacci elettrici finali.

    Ecco di seguito, lato per lato, come sono venute le tracce. Alcune sono già incassate, come qua sotto, altre lo saranno a breve, vedremo (me compreso) il lavoro finito nei prossimi post!

    Lato ingranditori

    La parete dove starà l’ingranditore e il quadro elettrico

    Vi ricordate lo schema elettrico visto sopra? Ecco la parte lato ingranditori:

    Schema elettrico lato ingranditori


    Per riassumere:

    • Condizionatore

    • Due interruttori luci

    • 4 prese Shuko sotto il tavolo

    • Una doppia presa a destra lato tavolo

    • Un punto luce (in realtà poi questo non è stato collegato da quell’interruttore ma lo sarà da un altro).

    Parete lato destro ingranditori

    Qua mi sono contenuto… Questa è l’unica parete senza una presa elettrica!

    Parete lato vasca

    In questa parte, sono state tirate le linee di per alimentare il motore di aspirazione, i Timer e alcune prese extra.

    Lato ingresso destro

    In questa ultima parete vediamo le ultime prese e l’interruttore per la luce bianca nel lato destro della vasca.

    Per riassumerle:

    • Eventuale alimentazione per ventola asciugatura film (in basso a sinistra) + presa extra

    • Presa vicino a foro di entrata dell’aria fresca, nel caso servisse agganciarci una ventola di aspirazione.

    Grazie per la lettura!

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    Guida Essenziale alla Fotografia di Concerti in Analogico: Tecniche e Suggerimenti