20 Camere Oscure Fai da Te per Stampare in Casa
Con pochi mezzi, è possibile iniziare un percorso straordinario in casa propria.
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Camere Oscure Fai da Te? L’importante è…Partire.
Realizzare una camera oscura a casa è il sogno di ogni appassionato di fotografia analogica. Tuttavia, l’ostacolo numero uno è senza dubbio la mancanza di spazio.
Ma essere un fotografo analogico significa risolvere problemi e avere una mente flessibile. Per questo fin dagli albori della storia della fotografia, i fotografi si sono dovuti inventare sistemi che gli permettessero di sviluppare e stampare ovunque: dalle tende alle soffitte, dalle carovane ai sottoscala, dalle carrette alle moderne camere oscure.
L’ostacolo principale, insomma, non è mai stato l’acquisto dell’attrezzatura in sè, ma lo spazio.
Per questo ho deciso di percorrere un viaggio ideale, alla ricerca delle camere oscure più creative e meglio organizzate del pianeta. Un viaggio che possa essere d’ispirazione per chiunque abbia l’idea che per stampare si debba per forza avere a disposizione grandiosi spazi o attrezzature fantascientifiche!
E’ vero, nell’immaginario collettivo, le camere oscure sono luoghi un po’ magici, forse anche misteriosi, spesso avvolti da meravigliose luci rosse e da strumenti fantastici.
E certamente è anche così, ci sono meravigliose camere oscure là fuori, e certamente ad un certo punto del tuo percorso vorrai fare sul serio e passare quindi a qualcosa di più funzionale e professionale. Ma questo è un percorso, non una soglia d’ingresso!
Io stesso ho stampato e sviluppato in camere d’albergo, in mezzo alle conserve o nei ripostigli.
Io nella mia camera oscura definitiva (dopo molti anni di camere oscure temporanee)
In questo articolo voglio dimostrarti infatti una cosa: che se hai la passione per l’analogico e vuoi sperimentare con la stampa bianco e nero, puoi senz’altro costruire il tuo spazio creativo in casa tua. Qualunque sia la dimensione della tua casa.
In "The Education of a Photographer" , Leo Rubinfien racconta la sua visita a Garry Winogrand negli anni '70:
“Andai nell'appartamento di Garry, che era piccolo e buio, e rimasi sbalordito nel trovare il suo ingranditore stipato in una nicchia nella seconda camera da letto, tra il letto e il muro. Lui oscurava la stanza, si fermava lì ed esponeva una grande pila di stampe, poi le portava nella camera oscura del dipartimento d'arte dell'università e le sviluppava nei vassoi comuni, dove molti studenti lavoravano contemporaneamente.” Leo Rubinfien
Vediamo allora come la passione e la creatività hanno trasformato problemi di spazio in soluzioni brillanti e ottimizzate al massimo, partendo dagli esempi di allestimento più immediati, per arrivare alle soluzioni più creative e insolite.
La Camera Oscura in Bagno
Il Bagno è da sempre il posto più amato dai fotografi analogici di tutto il mondo e non è difficile immaginare il perché:
Vivian Maier - Le sue tank di sviluppo e i suoi negativi ad asciugare in uno dei bagni delle case in cui prestava servizio come bambinaia nei sobborghi di Chicago a metà degli anni ‘50.
C’è l’acqua corrente e uno scarico
E’ piastrellato e facilmente lavabile
Ha una presa d’aria o una finestra
E soprattutto quando sei dentro… nessuno può venire a disturbarti!
Sarà per questo che non esiste uno stampatore che non abbia incominciato (o che stia ancora e felicemente usando) un bagno come luogo per sviluppare e stampare le proprie fotografie, insomma… per farci la propria camera oscura temporanea o definitiva che sia.
Partiamo quindi da questo piccolo rifugio piastrellato per raccontare i luoghi possibili e impossibili dove allestire la vostra prima camera oscura in casa.
Avete un bagno piccolo? Con la vasca? Senza la vasca? Nessun problema, qua di seguito troverai alcune camera oscura costruite in bagno pronte ad ispirarti!
Clay Duda ha usato il suo bagno secondario a Homer, Alaska per allestire la sua camera oscura.
Se hai una vasca in bagno puoi usare quest’area come piano per le bacinelle.
Questo setup di stampa analogica usa la lavatrice come base per l’ingranditore e due cavalletti e una tavola per le bacinelle di sviluppo.
Se hai poco spazio si possono usare anche dei sistemi a “rack” come questo che arriva a contenere vassoi da stampa fino a 24×30 cm! Grazie a
In questo bagno usato come camera oscura si stampa fino al 50×60 ! Grazie all’ingegno di Giuseppe che riesce a portare un ingranditore De Vere 507 su un carrellino apposito. Ualà! Guarda il video.
Micro Bagno? I cavalletti sono un ottimo sistema per creare dei piani smontabili, in questo caso usati per una micro camera oscura in bagno.
Anche in questo caso la vasca è servita come base di appoggio per le bacinelle di sviluppo (in questo caso usata per sviluppare stampe a contatto). Photo by Joshua Sukoff on Unsplash
Questa è un’altra opzione più “definitiva”, con una finestra oscurata e un piano posto sopra il bidet (Foto di Aral)
La Camera Oscura dentro un Ripostiglio
Al secondo posto delle camere oscure casalinghe possiamo mettere le camere oscure ricavate all’interno di spazi come i ripostigli, i sottoscala o di angoli di casa trasformati ad hoc.
Queste soluzioni sono più “permanenti” che gli allestimenti nei bagni, e spesso sono dei piccoli capolavori di ingegneria logistica (e artigianale).
Se hai un piccolo spazio che può essere trasformato, ecco una serie di esempi di ripostigli e piccole stanze trasformate in camere oscure super ottimizzate.
Laura dall’Islanda ha costruito la sua Camera Oscura in un ripostiglio partendo da zero! Guarda il suo video
Una piccola camera oscura con un tavolo in legno su misura con i ripiani sottostanti per le bacinelle di sviluppo.
In questo esempio è stato ricavato uno spazio per la stampa analogica in uno sgabuzzino.
Direttamente da Bankok questo fantastico progetto ricavato dal fondo di una stanza è un brillante esempio di come usare l’ingegno e un po’ di fai da te per creare una piccola ma super funzionale camera oscura in casa propria.
Dettaglio delle vasche in verticale poste su guide da cassetto: è una soluzione efficace alla mancanza di spazio laterale (o in alternativa si possono usare delle vere e proprie cassettiere).
La Camera Oscura in un Armadio
Se non avete un ripostiglio, uno sgabuzzino o un sottoscala ecco la soluzione che può risolvere la vostra voglia di sperimentare con carta e chimici: L’armadio.
Questa soluzione può essere intesa sia come vera e propria micro stanza in cui rinchiudersi a stampare (come vedremo in alcune opzioni un po’ estreme qua di seguito) o più che altro come setup fisso per stampare nella vostra stanza usando l’armadio come scaffale da lavoro.
Con un'attenta pianificazione e l'uso di attrezzature compatte è quindi assolutamente possibile creare la propria camera oscura efficiente anche in spazi limitati come un armadio della propria stanza.
Un bellissimo esempio di un armadio trasformato in un setup per stampare, con un Leitz Focomat e sulla destra i ripiani per le fasi di sviluppo.
Qua ci spingiamo ancora oltre. Ed entriamo letteralmente nell’armadio per stampare. Un setup creativo e altamente ottimizzato.
Il progetto (reale e funzionante ) di una camera oscura di filmcamera999 in un armadio a Vancouver, Australia!
La fotografia reale del progetto di Ikta, da Montreal dell’armadio come camera oscura in casa.
La Camera Oscura in una Tenda
Da secoli la stampa è lo sviluppo analogico hanno trovato il modo di accompagnare i pionieri della fotografia nelle loro spedizioni.
Nel 1855, durante la Guerra di Crimea, il pioniere Roger Fenton viaggiò sul fronte con una camera oscura mobile installata su un carro trainato da cavalli.
Da Shekelton alle tende sulle carrozze dei fotografi itineranti, fin dalla fine ottocento, come il celeberrimo Roger Fenton e la sua carrozza trasformata in una camera oscura.
Questo sistema “primitivo” è stato quindi probabilmente uno dei primi metodi per consentire a chi doveva fotografare di poter portare con sé tutto il necessario (e ai tempi erano lastre di vetro e camera con lenti pensantissime).
Ed è partendo da questo concetto che, con il tempo e gli spazi sempre più ristretti ci vengono in soccorso le grandi tende create per la coltivazione Idroponica: capienti-leggere e…ventilate!
Un altro modo per usare uno spazio in un modo creativo. E volendo, possiamo pure portarcele in vacanza.
Una camera oscura idroponica installata in casa. Il tubo dell’aria garantisce il ricambio d’aria grazie ad una ventola di aspirazione e un tubo di immissione.
Una Folding Darkroom. Questo progetto giapponese consiste in una camera oscura trasportabile e montabile per l’occasione (e volendo è un buon punto di partenza per crearne una, ma attenzione ai materiali. Oltre che a prova di luce non devono trattenere polvere).
L’interno della camera oscura “idroponica” con lo spazio per un tavolino e un carrello per le bacinelle di sviluppo.
Una tenda Idroponica 120cmx120cmx200h con attacchi per la ventilazione. Un modo alternativo per creare il proprio mondo analogico.
Un’altro progetto fotografico con una grande tenda idroponica dal nord est dell’Inghilterra. In questo caso per creare fotografie con le pin-hole camera.
La Camera Oscura dei sogni
La C.A di Steen Petersen a Copenaghen.
Ogni viaggio, inevitabilmente, ci cambia.
E non può che essere così anche per il percorso che ogni fotografo analogico percorre lungo la strada. Ci siamo adattati, abbiamo urtato contro bacinelle e spigoli per ottenere le nostre amate stampe! E man mano lo spazio intorno a noi è cambiato, siamo riusciti nel sogno di una vita: realizzare la nostra camera oscura definitiva. O per lo meno permanente.
Su misura? Assolutamente.
Larga? Quel che basta a stare bene.
Comoda? Ottimizzata a meraviglia.
Accoglente? Ci dormireste dentro.
Non importa da dove partiamo, se stamperemo in un armadio, in bagno o chissà dove, in queste immagini di seguito voglio provare a sognare in grande. Ho avuto la fortuna di poter creare la mia camera oscura dei sogni e so quanto tempo l’ho immaginata, desiderata e studiata.
Di seguito ho raccolto alcune fotografie di camere oscure che mi hanno ispirato, perchè il viaggio nella fotografia analogica è un viaggio che non si ferma mai. E quando si ferma, è solamente perché dobbiamo finire un rullino e ripartire più contenti e sognanti di prima.
La camera oscura di Christopher Barretth
La mia Camera Oscura. L’idea di dividere in due il colore del soffitto con una linea retta l’ho presa proprio dalla C.A. di Christopher Barretth
Considerazioni Finali
Spero che questo viaggio possa aver risvegliato la tua curiosità per la fotografia analogica e per la stampa in camera oscura. Non importa lo spazio, ma la volontà di ritagliarci il nostro, piccolo o grande che sia.
Se ti va commenta qua di seguito e racconta il tuo progetto!
Se ti interessa invece approfondire gli aspetti della stampa analogica ti rimando al sito di Darkroom Mastery.
Grazie di essere arrivato fino a qua e di essere passato a trovarci su Stampa Analogica.
Francesco